L'iniziale dimostrazione della guaribilità, con la sola terapia farmacologica, di alcuni tumori dell'uomo,quali le leucemie acute infantili, la malattia di Hodgkin, i linfomi non-Hodgkin, il carcinoma gestazionale, da un lato ha infranto il codice dell'inguaribilità del cancro con mezzi non chirurgici, dall'altro ha segnato, tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70, la nascita dell'oncologia clinica quale disciplina distinta sia dalla medicina interna e dalla chirurgia generale, sia dalle materie specialistiche medico-chirurgiche. Il successivo e rapido accumularsi delle conoscenze sull'epidemiologia e la storia naturale delle maggiori patologie neoplastiche, lo sviluppo di tecnologie diagnostiche innovative, l'introduzione di nuovi farmaci e di modalità terapeutiche sofisticate, l'affermarsi di una nuova, avanzata metodologia di ricerca clinica, in parallelo con gli straordinari progressi della biologia molecolare e cellulare che hanno fornito la chiave per la comprensione dei principali meccanismi regolanti funzioni cellulari fondamentali, hanno contribuito a creare una disciplina notevolmente complessa e ricca di contenuti innovativi, sia biologici di base sia clinico-terapeutici.