Il diritto (come il mondo) si può guardare dalla grata di una cantina, dalla finestra di casa, dalla terrazza di un condominio, dalla cima di una collina di una montagna, da un aereo o dalla stazione spaziale orbitante. Non c'è una visione "giusta" e una "sbagliata". Semplicemente, sono visioni diverse, che forniscono informazioni diverse.
[...]
Quella che è scientificamente sbagliata è la pretesa che la visione che si ha dalla cantina, o dalla finestra di casa, sia l'unica giusta. “Sistemi costituzionali comparati”, nel trattare i temi sostanziali della materia, dà applicazione alle teorie metodologiche, esposte nel capitolo introduttivo, relative alla centralità del linguaggio, alle classificazioni, ai formanti, alla circolazione e ai trapianti, ai rapporti con altre scienze, al pluralismo, al rifiuto dell'eurocentrismo. La materia nel suo complesso, e i singoli segmenti che la compongono (le fonti, diritti, le famiglie giuridiche, le forme di stato e di governo, il federalismo, la giustizia costituzionale, ecc.) sono trattati nell'alveo di classificazioni duttili e prevalentemente basate sull'utilizzazione di vari elementi pertinenti, per offrire interpretazioni da diversi angoli visuali. “Sistemi costituzionali comparati” predilige l'approccio interdisciplinare ma al tempo stesso non fa sconti al rigore del metodo giuridico. L'apertura a modi di fare diritto non solo occidentali deve confrontarsi con la polisemia della parola "diritto" nelle diverse epoche e latitudini. La decostruzione, applicata a linguaggio e classi, e le nuove proposte di sistemazione, si accompagnano però all'esposizione delle categorie tradizionali e all'illustrazione degli istituti vigenti e delle tesi prevalenti. Con il contributo di Silvia Bagni, Serena Baldin, Fioravante Rinaldi, Massimo Rinaldi e Giorgia Pavani.
La richiesta consente di riservare volumi che risultino disponibili per il prestito.
Se l’utente li vuole ritirare il giorno stesso, dovrà attendere che vengano recuperati da deposito; altrimenti i documenti richiesti saranno preparati presso il banco prestiti a partire dal mattino successivo. I volumi rimarranno riservati a nome del richiedente per tre giorni, trascorsi i quali torneranno disponibili per gli altri utenti.
Docenti e ricercatori che desiderino ricevere i volumi con consegna "sulla scrivania" sono pregati di indicare l'indirizzo di recapito nel campo note che appare in fase di conferma della richiesta (in caso di utilizzo del catalogo tradizionale comunicarlo via email alla Biblioteca: biblioteca.beg@unibs.it).
Le richieste di prestito inviate da utenti esterni si intendono per la sola consultazione in sede.
Richiesta di consultazione:
I volumi richiesti in consultazione resteranno al banco prestito a nome del richiedente per
DUE giorni, trascorsi i quali torneranno a scaffale.
Per i volumi richiesti alla SEZIONE STORICA rivolgersi direttamente agli operatori di
questa
sezione della biblioteca (primo piano, orario al pubblico: dalle 9.00 alle 13.00)
Presso l'Emeroteca sono collocate a scaffale aperto le annate dei periodici correnti
dal 2006 in avanti.