Nonostante l'insegnamento accademico della finanza da tempo abbia raggiunto una notevole rilevanza e la letteratura specialistica in materia sia esplosa a partire dal decennio 1970, permane una carenza di trattazioni sistematiche dei primi passi e del successivo sviluppo della finanza moderna. Con queste Lezioni di storia della finanza intendiamo riempire quel vuoto.
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Sul piano metodologico, il volume risponde all'esigenza di base di favorire la percezione sia dell'evolvere del quadro generale sia del "ripetitivo e universale". Sul piano dei contenuti, la trattazione ricostruisce l'interazione storica tra mercati, istituzioni, prodotti e analisi, e presenta evidenza empirica rilevante per diverse importanti e specifiche tematiche di fondo. Queste riguardano, in particolare: la validità o meno dei teoremi di Coase e di Modiglioni-Miller; la stazionarietà o meno dei tassi d'interesse e dei rendimenti delle azioni; la continuità e positività di pendenza o meno della struttura a termine dei tassi; la normalità o meno della distribuzione dei rendimenti e la sottigliezza o meno delle sue code; la facilità o meno con cui una società tende a riconoscere l'eticità della finanza; l'interazione tra finanza e crescita reale; il prevalere di rivoluzione o innovazione nell'evolvere della finanza; i successivi balzi dell'analisi finanziaria e lo specifico ruolo degli Italiani nell'avvento della finanza moderna.